venerdì 1 dicembre 2006

SpettAttori


Perchè si è ben felici di spendere 40 euro per andare a un concerto, e poi non si riescono a vendere i cd a 15 euro?
Se la si guarda dal punto di vista puramente razionale, il cd è un bene che ti permette di ascoltare gli stessi brani che sentiresti al concerto, ma quando e quante volte vuoi, con un audio migliore, senza possibilità di errori tecnici, e soprattutto senza essere schiacciati e compressi da una folla saltellante.
Ma se la si guarda dal punto di vista emozionale... beh, quando si vende un concerto, non si vende un'oggetto: si vende un'esperienza unica!
Ed è questa che in realtà viene acquistata.
Da semplice ascoltatore di un cd (spettatore), si diventa compartecipi di un momento speciale. E il termine spettatore, inteso con il suo termine di usufruitore passivo, non è più corretto. Certo, non si è neanche attori principali.
Piuttosto, una via di mezzo tra le due figure.
SpettAttore, appunto, se mi permettete il neologismo.

Riuscire a trasformare ogni Spettatore in SpettAttore, lo ammetto, è una delle mie fissazioni. Credo costituisca la chiave per trasformare la maggior parte degli eventi (siano essi di tipo comunicativo, promozionale o artistico) in un vero successo...
Rientra in questa categora quella pubblicità "intelligente" di cui parlavo nel mio ultimo blog: ti senti SpettAttore perchè il messaggio è leggermente nascosto, e devi essere tu a trovarne un significato.
Rientra in questo caso buona parte del segreto del crescente successo del teatro interattivo, delle cene con delitto, del below the line.

E, se ci pensi bene, rientra in questo caso anche l'esperienza dei blog.
Non di questo specifico blog, beninteso.
Perchè tu ne stia leggendo le pagine, per me rimane un mistero.

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