lunedì 30 luglio 2007

Pubblicità e ideali

"You can tell the ideals of a nation by its advertisements." (Norman Douglas)

venerdì 27 luglio 2007

giovedì 26 luglio 2007

Eventi in crescita!


E' uscito già da qualche mese il "Monitor sul mercato degli eventi in Italia 2006", ma, devo ammetterlo, solo da poco ho avuto davvero modo di analizzarne i risultati...

A quanto pare, è stato un vero e proprio boom!
Dall'analisi (svolta su ben 303 manager di differenti imprese e organizzazioni), risulta chiaramente che ben il 41% del campione ha accresciuto il proprio investimento negli eventi, il 52% ha mantenuto la spesa pressocchè invariata, e solo il 7% ha ridotto il budget a disposizione del settore.
Inoltre, di questo 7%, ben il 77% ha dichiarato di avere ridotto la spesa non per caratteristiche intrinseche degli eventi, o per la loro scarsa efficacia, ma per cause "esterne" (riduzione dei costi, cambi di management, assenza di occasioni per eventi specifici, ecc).

Scendendo più nel dettaglio, scopriamo che gli eventi più gettonati sono stati senza dubbio le convention aziendali (con il 56%), seguite a ruota dagli eventi interni (55%), dai lanci di prodotto (54%), e dai congressi (49%). Le celebrazioni e ricorrenze si attestano su un buon 40%, e gli eventi d'incentivazione toccano un abbondante 33%.
Insomma ce n'è per tutti i gusti!
Evidentemente, il notevole ROI degli eventi è sempre più visibile sotto gli occhi di tutti...

lunedì 23 luglio 2007

As time goes by...

"The bad news is time flies. The good news is you're the pilot." (Michael Althsuler)

mercoledì 18 luglio 2007

A ciascuno il suo

No, Sciascia non c'entra, nelle suggestioni del titolo.
"A ciascuno il suo" si riferisce invece ai tanti mestieri esistenti, e alla professionalità che ad essi è legata.
Per intenderci, se la tua automobile si rompe, ti rivolgi a un meccanico proprio in virtù di competenze che non possiedi. E quando il meccanico ti dice cosa non va, nella tua vecchia auto, credo che ben pochi si sentano di potere contestare la sua diagnosi.

Eppure, nel campo degli eventi, come anche dell'incentivazione, e spesso del marketing, si assiste al curioso fenomeno di gente proveniente dai campi più disparati che si mette in testa di potere imporre il proprio parere su quello dei consulenti da lui stesso prescelti.
Sia chiaro: è un suo diritto.
In fondo, il cliente è lui.
Ma quando le sue idee rischiano di compromettere il risultato dell'intera operazione, un professionista dovrebbe sempre essere in grado di potere dire "no".
Altrimenti, che professionista sarebbe?

lunedì 16 luglio 2007

Leggi di mercato

"Una cosa fatta bene può essere fatta meglio." (Gianni Agnelli)

lunedì 9 luglio 2007

Competizione ed evoluzione

“Competition is not only the basis of protection to the consumer, but is the incentive to progress.” (Herbert Hoover)

martedì 3 luglio 2007

Questa è l'Italia...


Qualche tempo fa, eravamo venuti fortuitamente a conoscenza di un bando organizzato da un importante ente pubblico locale per l'organizzazione di un concerto annuale che mi aveva sempre fortemente intrigato, ai tempi del mio percorso universitario.
Una breve riunione in ufficio e, ci siamo detti, perchè non partecipare?
Eppure, un paio di telefonate esplorative ci hanno subito chiarito che il bando era semplicemente una formalità, perchè i vincitori erano già stati decisi da tempo, ovviamente sottobanco (grazie alle pressioni di alcune eminenti personalità politiche...)

Sapendo questo, voi cosa avreste fatto?
Beh, noi (probabilmente controcorrente) abbiamo deciso di partecipare ugualmente.
Se non altro per approfondire come funzionasse l'oscuro mondo dei bandi truccati.
Ci siamo detti "Se noi fossimo sicuri di vincere, dati i fumosi parametri imposti (figuratevi, nel bando non era indicata neanche la spesa ammissibile), come ci comporteremmo?".
Come fosse una sorta di rompicapo enigmistico, abbiamo quindi creato una nostra proposta ad hoc, studiata appositamente per mettere in difficoltà i nostri "concorrenti" (e qui le virgolette ci stanno tutte).

Il progetto doveva essere consegnato in tre diverse buste, contenenti documentazione, il vero e proprio progetto artistico e tecnico, e infine l'offerta economica.
L'apertura delle buste non rivelava sorprese: tutti i punteggi dipendenti da valutazioni soggettive ci vedevano in coda alla classifica.
Nella parte di giudizio obiettivo, invece, successe quello che non si aspettavano.
Se la matematica non era un'opinione, il favorito era scivolato al secondo posto.
Avevamo vinto.

Il presidente della commissione si lasciò sfuggire ad alta voce un "Come è possibile?" e si scambiò occhiate sconvolte con il secondo classificato.
Seguì un mormorio al tavolo.
"Certo, dottor Cherubino (in generale, quando mi chiamano "dottor" non è mai un buon segno) noi siamo soltanto la commissione esaminatrice... l'Amministrazione può comunque decidere di fare vincere un altro progetto, per motivi squisitamente artistici... ad esempio, potrebbero preferire il progetto al secondo posto..."
Attese un attimo per cercare di valutare la mia reazione.
O meglio, per capire se io fossi cosciente delle eventuali implicazioni legali dovute a una loro scelta del genere.
"Naturalmente, siete liberissimi di procedere come meglio credete" - risposi io - "Vi prego di mandarci in tal caso una comunicazione ufficiale, in modo da fargli dare un'occhiata dai nostri legali"
Fine dei giochi.
Rimasero in silenzio, fingendo di dovere raccogliere carte e documenti, attendendo che io abbandonassi la sala per potere trovare una soluzione tra di loro.
Con un certo gusto sadico, cincischiai nella stanza per qualche minuto, prima di allontanarmi.

Ma la storia, ovviamente, non finì in quel momento.
Dopo una serie infinita di richieste di documenti, autorizzazioni, certificati, ovviamente volte a scoraggiarci, ecco infine arrivarci una raccomandata da parte dell'ente pubblico stesso.
Il bando di gara è annullato.
Per quest'anno, niente concerto.
D'altra parte, perchè spendere soldi (noi avevamo chiesto oltre 10.000 euro in meno del secondo classificato), se non si possono favorire gli amici?

Eh, questa è l'Italia...

lunedì 2 luglio 2007

Branding

A brand for a company is like a reputation for a person. You earn reputation by trying to do hard things well. (Jeff Bezos)