giovedì 23 novembre 2006

Il rivale di se stesso


Avete presente l'assurda rivalità tra Clark Kent e il suo alter-ego Superman per l'amore di Lois Lane? Beh, oggi sono stato travolto da una situazione non troppo dissimile...
Azimut produce format di eventi originali, e spesso i nostri clienti sono dmc e tour operator specializzati in viaggi incentive, i quali a loro volta vendono i nostri servizi ad aziende multinazionali in cerca di intrattenimenti unici per i propri ospiti…

Così, ieri veniamo contattati da una dmc locale, la quale ci chiede maggiori informazioni su uno dei nostri cavalli di battaglia. Fra una chiacchiera e l’altra, scopriamo che la richiesta è venuta direttamente dal cliente, una non meglio identificata multinazionale straniera…
La cosa, naturalmente, ci ha lasciato stupiti, dato che siamo gli unici in Sicilia (e tra i pochi in Europa) a proporre il format in questione!
Il mio primo pensiero è stato che il cliente doveva essere un esperto, per fare una richiesta tanto dettagliata, ma poi, quando la responsabile della dmc ha inoltrato una nuova richiesta, chiedendoci se saremmo stati in grado di realizzare un format assolutamente identico a uno degli ultimi nostri prodotti (che avevamo approntato solo poche settimane prima e che è assolutamente unico nella concezione quanto nelle meccaniche), sono stato assalito da un dubbio…
Vuoi vedere che il responsabile della multinazionale aveva ricevuto le nostre proposte tramite un altro tour-operator, e, ritenendole creativamente valide, stava cercando quale agenzia avrebbe potuto realizzarle al costo minore possibile?
Naturalmente un rapido controllo ha dimostrato che era proprio come avevamo immaginato…

E così, eccomi assalito da mille domande…
E’ eticamente corretto chiedere a un’agenzia creativa di proporre un’idea originale, e poi, una volta soddisfatti, affidarne la realizzazione a un’altra?
E se anche lo fosse, renderebbe davvero, in termini qualitativi? Sono davvero tutti capaci di concretizzare idee che non gli appartengono? Forse dietro queste idee non ci sono studi, prove, capacità e competenze che un altro potrebbe non possedere (e che potrebbe solo fingere di avere, per avere un ingaggio altrimenti inarrivabile)?
Vale la pena rischiare la propria credibilità e la propria immagine?
Non sarebbe molto più semplice rivolgersi direttamente ai veri professionisti?

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