Fuma che ti passa (la voglia)
L'immagine qui sopra l'ho "rubata" da un post all'interno del blog dell'agenzia Luoghinoncomuni.
Dev'essere una bizzarra deformazione professionale:
adoro la pubblicità.
Quando è fatta bene.
E quando penso a quali meccanismi siano stati capaci di strapparmi un sorriso e abbiano regolato la buona riuscita di un progetto creativo pubblicitario, ripenso a un post di Marco Fossati sul suo blog, e che mi permetto di riassumere (in maniera limitante) nelle sue stesse parole:
Per il nostro cervello, quindi, risultano attraenti quei messaggi che lasciano una porticina aperta. I nostri neuroni sono gratificati da una certa quantità di lavoro che il messaggio gli lascia compiere.
Insomma, è il non-detto che completa il detto e lo rende speciale.
L'allusione, la metafora, l'iperbole, l'abile uso del contrasto e dei luoghi comuni giocano con il nostro intelletto e comunicano con noi a un livello meno immediato, gratificandoci quando riusciamo a scorgerne le sottigliezze.