mercoledì 28 febbraio 2007

Perchè la terra dei cachi è la terra dei cachi!


Mi inserisco anche io nella accaldata bagarre riguardo il "nostro" portale Italia.it, nato per promuovere la penisola come destinazione turistica internazionale.
"Nostro", dicevo, perchè è di tutti gli italiani, e perchè è stato pagato con i nostri soldi.
45 milioni di euro, per essere precisi (di cui 21 alle Regioni per implementare i contenuti turistici, e la restante parte per la piattaforma elettronica, per la redazione e per completarlo).
Non si può rimanere indifferenti di fronte a uno spreco di tali dimensioni, soprattutto se confrontati con risultati tanto insoddisfacenti.

Intendiamoci: non ritengo che il sito sia brutto come affermano in tanti, nè che abbia una così bassa usabilità e navigabilità.
Ma è pieno di difetti ingiustificabili in un progetto di tale importanza.
Per non parlare del logo, davvero inguardabile.
O dello slogan ("il paese di qualità")... ma che slogan è?
O dell'inglese maccheronico che di tanto in tanto fa bella mostra di se nella versione anglofona del sito.
O della completa mancanza di contatti.
O... lasciamo perdere, che è meglio...

In ogni caso, anche togliendo questi difetti, una cifra del genere non è giustificabile in alcun modo...
Chissà perchè, mi torna in mente la frase che un anziano signore mi disse qualche tempo fa: "Anche ai miei tempi i politici rubavano. Solo che avevano il pudore di cercare di nasconderlo".

P.S: Volete saperne di più? Vi consiglio la lettura di un illuminante articolo su
La Stampa, ma anche di ScandaloItaliano, blog dedicato all'argomento, di blog.html.it
o dell'immancabile Beppe Grillo.

4 commenti:

bisonte_biscottato ha detto...

Grazie per averci segnalato!

http://scandaloitaliano.wordpress.com/

Dario Cherubino ha detto...

Giusto onore al merito!
Anzi, aspetto una vera azione di protesta, una petizione, una denuncia alle autorità.
Io sono pronto ad aggregarmi e ad offrire il mio aiuto come posso!

Dario

Claudio Cherubino ha detto...

Però hai dimenticato di citare la fonte più autorevole, il blog di tuo fratello! (http://www.unozero.net/blog).

A parte gli scherzi, ti consiglio di dare anche un'occhiata a questo post per scoprire che il fantastico portale da 45 milioni di euro presenta delle vulnerabilità da non trascurare.

Dario Cherubino ha detto...

Chiedo venia e mi cospargo il capo di cenere!
Grazie per la segnalazione!