lunedì 26 febbraio 2007

Quando scomparire è il tuo trucco migliore!


Partiamo da un dato di fatto: io adoro l'illusionismo!
Ne sono un amatore sfegatato da sempre, perchè è poesia in movimento, sogno scolpito nel fumo della realtà.
Ne sono un convinto assertore, a più livelli, nella maggior parte dei tipi di eventi, e non sono l'unico, dato che la micro-magia ai tavoli, durante cene formali di ogni tipo, è sempre più richiesta.

Eppure rimango sempre sconvolto dalla sconcertante poca professionalità dei prestigiatori, o dei sedicenti tali.
La scorsa settimana ho partecipato personalmente alla presentazione di un nuovo prodotto da parte di una multinazionale del settore tabacchi ai suoi top-clients.
Anche in questo caso, la magia ai tavoli era stata una scelta elegante e di classe.
Così mi sono trovato spiazzato quando sono stato avvicinato, alla fine della serata, da uno dei manager inglesi della società, particolarmente soddisfatto per ciò che aveva visto... Però, tra una risata e un'altra, mi confessò che in uno dei precedenti appuntamenti, a Bari, avevano avuto un "piccolo problema". Il prestigiatore convocato per la serata si era presentato al locale, per poi "scomparire" misteriosamente prima di entrare in scena.
Alle ripetute telefonate del responsabile dell'evento, non ebbe nemmeno la cortesia di rispondere. Alla fine il responsabile, esasperato, gli inviò un sms dicendogli che non avrebbe mai più lavorato con lui (beh, io non sarei stato tanto delicato!).
Non ci crederete ma, per tutta risposta, il mago scrisse: "Sono un professionista! Sono pure stato a Cultura Moderna".
Che dire?

Adoro la magia.
I prestigiatori (o chi si spaccia per tale), molto meno.

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