venerdì 19 giugno 2009

Google Searches for Staffing Answers



Ieri mi è stata chiesta la mia opinione a proposito dell’idea avuta da Google per fermare la fuga dei cervelli.

Per colori i quali non sanno di cosa io stia parlando, Laszlo Bock, human resources manager di Google inc. ha rilasciato di recente un’intervista al Wall Street Journal nella quale racconta della preoccupazione dell’azienda per un esodo di talenti.
La sua soluzione? Un algoritmo, una formula matematica che tiene conto di molteplici fattori (salario, curriculum, indagini interne) per identificare quali tra gli oltre 20.000 dipendenti di Google ha più probabilità di lasciare il proprio lavoro.
L’algoritmo di Google aiuta la società a “entrare nelle menti delle persone prima ancora che loro sappiano di volere lasciare il lavoro”, ha scritto letteralmente il Journal.

La prima volta che ho letto l’articolo, ne sono rimasto incuriosito. E’ possibile calcolare matematicamente il comportamento di una persona? La natura umana è prevedibile? Io penso di no.
Quindi non stiamo trattando semplicemente di lavoro.
Stiamo parlando della natura intima dell’uomo.

Bene, cosa penso?
Ci sono molti fattori coinvolti nel trattenere e motivare i dipendenti (basti pensare ai fattori di Herzberg per capire cosa intendo). Molti di questi non possono essere “calcolati”.
Solo un uomo può capire un altro uomo… è una questione di connessione umana!

Non fraintendetemi: apprezzo la volontà di Google di prevenire perdite nelle sue risorse umane, e stanno mettendo a punto uno strumento che potrebbe essere utile per rilevare cosa non funziona.
Ma, ovviamente, questa non è la soluzione.

Ascoltare e Motivare: questa è la soluzione!

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It was just yesterday that I was asked my opinion about Google inc. attempt to stop the brain-drain.

For the ones who don’t know what I’m talking about, Laszlo Bock, human resources manager at Google inc. recently released an interview to the Wall Street Journal about the company concerns about talent exodus.
His solution? An algorithm, a mathematical formula that takes into account a lot of factors (salary, curriculum, surveys, ecc.) to identify which of Google’s 20.000 recruits are to be expected to leave their job.
Google's algorithm helps the company "get inside people's heads even before they know they might leave", has been literally wrote in the Journal.

The first time I read this article, I was simply curious. Is it really possible to mathematically calculate each person’s behavior? Is human nature predictable? I do think not.
So this topic is not really about a job.
It’s about human nature.

Well, what do I think?
There are a lot of factors involved in retaining and motivating employees (have a look at Herzberg’s factors to understand what I mean). Most of them can’t be “calculated”.
You need a man to understand another man… it’s all about human connection!

Don’t make me wrong: I appreciate Google’s ambition to prevent human-resources loss, and they are building up a tool that may be useful to find out what’s wrong.
But obviously this is not the solution.

Listening and Motivating: this is the solution! 

1 commento:

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie