Teambuilding e competitività
Ritorna periodicamente, anche tra gli addetto al settore, la discussione tra teambuilding competitivi o collaborativi, e su quale sia il migliore...
Ma la vera domanda che mi sono sempre posto è: esistono davvero i teambuilding competitivi, intesi come "un gruppo contro un altro"?
Il teambuilding ha come scopo, ovviamente, la creazione di un gruppo, o comunque il rafforzamento positivo dei legami interni allo stesso.
E' possibile ottenere questo risultato dividendo i partecipanti in gruppi e facendo in modo che si sfidino tra di loro?
Kjerulf (esperto internazionale di "felicità al lavoro") ha riassunto in un suo interessantissimo articolo le 5 motivazioni principali per cui i teambuilding competitivi non sono utili, ma anzi, spesso, sono dannosi per il gruppo:
1: Competition does not create an experience of success
Ovvero, certo, qualcuno vince, ma, proprio per questo motivo, la maggior parte delle squadre dovrà perdere. E questo significa lasciare nella maggior parte delle persone una sensazione di inadeguatezza e sconforto (e, a volte, invidia verso i vincitori)... non certo ciò che si vuole raggiungere con un'attività del genere!
2: Competition brings out the worst in people
Non tutti sono capaci di controllare la competitività, e non trasformarla in aggressività verso l'avversario. Addirittura, alcuni cercano volontariamente di danneggiare l'avversario, o barano per ottenere la vittoria... ancora una volta, non la base ideale sulla quale costruire un rapporto di stima e fiducia reciproca!
3: People learn less when they’re competing
Ad alcuni potrebbe sembrare paradossale, ma diversi studi accademici hanno dimostrato che si impara di più collaborando che competendo.
4: Competition lowers performance
Anche qua, a differenza di ciò che potrebbe sembrare ovvio, è stato dismotrato che la maggior parte delle persone ha un migliore rendimento se collabora piuttosto che se deve cercare di vincere contro qualcuno...
5: Waste of time
Gli eventi competitivi hanno come obiettivo principale la vittoria di un team, e questo spesso fa perdere di vista l'obiettivo principale di rafforzare il gruppo...
Insomma, in definitiva, la competizione rafforza (probabilmente) le affinità all'interno di un team, a discapito del rapporto con tutte le altre squadre, e quindi con la maggior parte dei partecipanti all'attività.
E questo voi lo chiamereste "teambuilding"?
2 commenti:
Ottima pagina Dario. Complimenti!
Ciao Dario, grazie per il tuo contributo. Mi trovo in parte daccordo con quello che dici anche se ho avuto modo di apprezzare a volte durante i nostri team building, il raggiungimento dell'obiettivo richiesto e cioè di motivare e rafforzare il gruppo anche attraverso attività competitive. Penso che grande importanza vada alla tipologia da parte dei trainer e all'approccio complessivo all'evento.
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